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Videosorveglianza & Videocontrollo
 
 
Privacy: regole chiare sulle telecamere condominiali
 
Servono regole chiare sulle telecamere condominiali. E' il Garante per la protezione dei dati personali a segnalare al Parlamento e al Governo 'l'opportunita' di valutare l'adozione di una disciplina che regoli alcuni aspetti relativi al trattamento dei dati personali determinati dall'installazione di impianti di videosorveglianza nei condomini, materia allo stato non disciplinata specificamente'. 'Recenti quesiti e segnalazioni rivolti all'Autorita' hanno infatti posto il caso in cui non i singoli condomini, ma l'intero condominio intende installare tali impianti in aree comuni, quali portoni d'ingresso, androni, cortili, scale, parcheggi, anche presso residence o multiproprieta'. Dal loro esame emerge l'esistenza di due interessi contrapposti: da un lato l'esigenza di sicurezza delle persone e di tutela di beni comuni; dall'altro, la preoccupazione dei singoli che gli impianti di videosorveglianza possano incidere sulla liberta' di muoversi, senza essere controllati, nel proprio domicilio e all'interno delle aree comuni'. 'La questione sottoposta alle Camere non trova (ne' avrebbe potuto trovare) puntuale regolamentazione nel Codice civile del 1942 e, anche rifacendosi ai principi generali, non appare chiaro se l'installazione di sistemi di videosorveglianza possa essere effettuata in base alla sola volonta' dei proprietari o se si debba tener conto anche del consenso di altri soggetti, in particolare dei conduttori; non risulta chiaro, poi con quale tipo di maggioranza possa essere approvata. In questa materia, peraltro, non puo' essere sottovalutato il divieto contenuto nell'art. 615 bis del codice penale che sanziona chiunque si procura indebitamente immagini relative alla vita privata che si svolge nel domicilio, nozione che secondo alcune decisioni giurisprudenziali puo' giungere fino a ricomprendere le aree comuni; cosa che comporterebbe la necessaria acquisizione del consenso di un numero assai ampio di soggetti, non sempre di agevole identificazione'.

18 Giugno 2008
 
 
Spazio alla TVCC nei centri commerciali
 
All’interno dei centri commerciali i sistemi di videosorveglianza possono essere utilizzati con efficacia per monitorare il comportamento dei consumatori, e per monitorare la sicurezza di visitatori, beni e strutture.
E’ indubbio che in questi ultimi anni l’installazione di sistemi di videosorveglianza in molteplici ambiti e strutture (pubbliche e private), ha rappresentato un notevole deterrente contro atti criminosi e comportamenti antisociali o vandalici. Da luoghi pubblici molto frequentati, come stazioni, parcheggi, aeroporti, parchi, centri commerciali e aree aziendali, fino ad arrivare alle abitazioni private, i sistemi di videosorveglianza intelligente offrono la possibilità di monitorare (anche in condizioni di scarsa luminosità e visibilità), tenere sotto stretto controllo aree specifiche, oppure osservare e controllare oggetti posizionati a grande distanza.
Scendiamo nel dettaglio esaminando le installazioni nei centri commerciali. All’interno di queste aree aperte al pubblico ad esempio, sistemi di videosorveglianza possono essere utilizzati per monitorare il comportamento dei consumatori e gli inventari, oltre che le casse e le uscite di sicurezza.
Offrono anche l'opportunità di aumentare la sorveglianza nei punti vendita e nei locali adiacenti, sfruttando la possibilità di centralizzare in remoto, in sale operative attrezzate, il controllo di più sistemi, anche collocati in aree geografiche distanti.
E’ così possibile ridurre il numero di furti e falsi allarmi, impiegando meno addetti alla sorveglianza all’interno o all’esterno dell’edificio, orientandosi verso addetti professionali e specializzati, e liberando risorse per investire in tecnologia.
Grazie proprio alle tecnologie, è sempre più semplice gestire le telecamere, ottimizzare la visualizzazione e le registrazioni, ma soprattutto lavorare sugli algoritmi che consentono di rendere le telecamere più performanti, e in grado di riconoscere avvenimenti o comportamenti precisi.
È stato dimostrato anche che l’adozione di impianti TVCC all’interno di aree commerciali più o meno estese, contribuisce alla riduzione di fenomeni di vandalismo e di furto, non solo perché permette l’identificazione dei trasgressori (documentando i dettagli delle scene criminose e l’identità dei trasgressori), ma anche perché la consapevolezza di essere ripresi dalle telecamere inibisce gli individui, ed è talvolta in grado di ridurre o frenare chi intende commettere un reato.
Le ricerche confermano anche all’interno dei supermercati, dei negozi e delle aree di servizio che si trovano nei centri commerciali (che negli ultimi anni hanno registrato un numero sempre maggiore di clienti) grazie a nuovi approcci di sicurezza integrata e all’impiego più frequente di sistemi di videosorveglianza, si è riscontrata una netta diminuzione di atti criminosi e vandalici. Le stesse aree di parcheggio pertinenti ai centri commerciali, in cui sono stati installati sistemi di sicurezza, si è verificato un netto calo di furti d’auto e rapine.
Con l’impiego di tecnologie evolute, l’efficacia dei sistemi e la possibilità di riconoscere gli autori delle azioni delittuose sono aumentati. Telecamere sempre più sofisticate consentono anche il brandeggio, e quindi il movimento dell’obiettivo della telecamera in tutte le direzioni, favorendo le riprese degli individui che commettono un crimine o mostrano comportamenti sospetti, anche in aree molto affollate. I sistemi di videosorveglianza sempre più frequentemente vengono integrati con rivelatori antintrusione e antincendio, controllo accessi. Tutto questo per garantire al meglio la sicurezza delle persone e delle strutture. I sistemi wireless agevolano inoltre le installazioni in queste aree, e consento oggi di connettere tra loro più telecamere in rete, senza dover subire costi particolarmente onerosi in cablaggi e lavori di installazione. Ancora di più, è possibile spostare e posizionare più volte le telecamere, adattando lo schema dell’impianto di videosorveglianza, alle esigenze variabili dei negozi e dei lughi pubblici.
La legge sulla privacy non impedisce l’installazione di telecamere, anche all’interno di aree pubbliche. Ne è riprova il fatto che banche, catene di grande distribuzione, aziende, uffici pubblici, esercizi commerciali e privati, possono installare questo tipo di sistemi di sicurezza, rispettando i diritti delle persone e la tutela dei loro dati, semplicemente facendo attenzione a semplici e chiare regole di informazione e trattamento dati. Il Garante della Privacy, all’interno “Provvedimento generale sulla videosorveglianza” ha indicato, infatti, i vincoli per le installazioni degli impianti. Ad esempio, nel caso in cui un impianto di videosorveglianza sia installato in un nei negozio, non può essere utilizzato per controllare gli impiegati. Le telecamere devono essere posizionate in modo tale che l’obiettivo non riprenda e registri in maniera continuativa il personale. In questo caso può risultare utile l’utilizzo di filtri in grado di codificare in tempo reale i volti filmati, tutelando in questo modo, la privacy degli impiegati. La raccolta e l’uso delle immagini, inoltre, sono consentiti solo quando davvero necessari allo svolgimento di funzioni istituzionali o alla tutela di un legittimo interesse.
Non risulta pertanto giustificata un’attività di rilevazione a fini promozionali o pubblicitari, attraverso sistemi di ripresa che rendano identificabili i soggetti inquadrati. I cittadini che transitano nelle aree sorvegliate devono quindi essere informati della rilevazione dei dati. L’informativa (che consiste secondo le direttive, in un cartello in cui è rappresentato un simbolo indicante l’area videosorvegliata) deve essere chiaramente visibile ed indicare chi effettua la rilevazione delle immagini e per quali scopi.

Antifurto - 21 Maggio 2008
 
 
 
 
 
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